Daniela Bellotti

Come la perdita di un'amico mi ha reso un fotografi di cani.

Nessuno vuole parlare della perdita di un’amico a 4 zampe, chi l’ha provato sa che è un dolore immenso e che ti lascia un enorme vuoto nel cuore anche grandi esperto lo dicono in questo articolo, ma è questo dolore che probabilmente mi ha spinta a diventare un fotografo di cani.

Il nostro primo Siberian Husky era Sky, adottato all’età di circa un anno da una struttura privata, dopo che era fuggito e accalappiato innumerevoli volte (questo ci avrebbe dovuto far capire qualcosa di lui).

 

Dal momento che è arrivato abbiamo capito che era nostro, il primo grande amore e che lui era speciale.

Era diverso dagli altri cani che avevo avuto da piccola, lui non abbaiava, non ululava, non veniva a cercarti solo per avere una carezza e non faceva le feste a chiunque.

Era uno spirito libero, amava esplorare e se si trovava un piccolo spiraglio partiva in fuga come un condannato riuscito ad evadere e a nulla servivano i nostri richiami, corse o fischi, la sua voglia di volare era troppo forte.

Veloce come un fulmine e forte come un toro, testardo come un mulo, ma dolce e tenero come un cucciolo, fino alla fine, una volta è riuscito a spezzare letteralmente il moschettone del guinzaglio per andare a “giocare” con dei cavalli….

Ma la sua caratteristica principale era la pazienza, ha visto nascere e crescere i nostri 2 figli ed era come una balia per loro, sempre li accucciato i mezzo ai loro giochi lasciava che lo “torturassero” senza mai lamentarsi.

 

 

 

 

 

 

La sua perdita.

Si dice che l’unico difetto di un cane sia che non vive abbastanza a lungo e io sono pienamente d’accordo.

Sky ci ha lasciati la mattina del 15 Febbraio 2017 il giorno dopo il compleanno della sua piccola umana.

Nessuno e dico nessuno può essere preparato ad una cosa del genere, dirgli addio è stato straziante, ma la nostra unica consolazione è stata riuscire a lasciarlo andare senza troppa sofferenza, tra le nostre braccia, felice.

I miei rimpianti? Non avere abbastanza foto del mio cane.

Ho solo 2 rimpianti di Sky, uno è che non sono mai riuscita a vederlo correre felice senza ansia o pericoli e l’altra è che non ho abbastanza foto insieme a lui.

Le pareti della mia casa sono piene di fotografie incorniciate dei miei figli, di Jago (il mio attuale Siberian Husky) ma forse solo un paio insieme a Sky e nemmeno di qualità, fatte con il cellulare.

Nessuno vuole parlare della perdita di un cane, ma vogliamo tutti parlare della sua vita.

Vogliamo raccontare, ricordare, la prima volta che lo abbiamo incontrato, quanto amavamo  la sua pelliccia e anche il suo odore, i suoi occhi pieni di amore, le sue corse felici per prendere la pallina che gli lanciamo, gli abbracci e le sue nasate umide sul viso.

Onestamente credo che questi ricordi meritino davvero molto più di qualche immagine sul cellulare e condivisa sui social.

Meritano un intero album di ricordi, una parete piena di foto meritano di essere ricordati nel modo giusto.

Perchè ho deciso di diventare fotografo di cani.

Ho deciso di diventare un fotografo di cani perchè ho perso l‘amico più fedele che avevo, perchè so cosa significa avere un gran vuoto dentro, perchè vorrei che tutti quelli che amano un cane possano avere un ricordo tangibile di questa amicizia, un ricordo da conservare e da rivivere ogni volta che la malinconia si fa strada tra la felicità.

Questo amore merita di più, va celebrato e conservato nel modo giusto.

Ecco perchè ho deciso di dedicare dei servizi fotografici ai cani e ai loro padroni.

Hai un amico a 4 zampe?

Creiamo insieme i tuoi ricordi di domani.

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